Rifiuti/Tra riciclare e bruciare

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Si inizia a parlare di rifiuti ma poi si parla di democrazia e partecipazione. L’incontro di ieri sera alla Casa del Popolo il Vingone a Scandicci ha messo a confronto amministratori locali, c’era infatti l’assessore all’ambiente Barbara Lombardini e il sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, con il presidente di Zero Waste Italy, Rosano Ercolini, ma anche un rappresentante della grande distribuzione come l’ing.Fredducci di Unicoop, e i cittadini.

Il “porta a porta” sembra essere stata la chiave di volta per aumentare la percentuale di raccolta differenziata dall’esperienza del comune di Montespertoli. Il comune di Scandicci si sta adoperando per allargarla e per trovare altre soluzioni che portino la percentuale di raccolta dall’attuale 45% ai numeri prospettati dall’impegno regionale per il riciclo dei rifiuti. Ma quello che è emerso è che finalmente il settore del riciclo sta producendo un altro valore aggiunto: lavoro. “L’unica industria che cresce a percentuali del 18% all’anno è quella del riciclo: perchè non pensare allora a dei distretti del ricilo?” ha detto Rossano Ercolini aggiungendo: “Esiste carenza di materie prime in Europa e i rifiuti saranno un bacino, una miniera incredibile per noi. Si deve pensare anche a come recuperare i metalli dai rifiuti elettronici, come reinserire sul mercato le plastiche di seconda vita. Insomma un’economia importante che si avvale di intelligenza nel risolvere i quesiti che ci vengono dal nostro consumo”.

Si è parlato poi di inceneritore perchè la domanda è: anche se riciclassimo l’80% dei rifiuti che produciamo, come smaltiamo il restante 20%? Per il sindaco di Montespertoli, per affrontare il tema, servono tutti gli strumenti a disposizione: “Servono tutti i tipi di impianti necessari: dal compostaggio al sistema anaerobico, da quelli di selezione a quelli di stabilizzazione. La parte che rimane può essere valorizzata termicamente. Dobbiamo metterci in condizione di essere autonomi altrimenti rischiamo di andare in emergenza”.

Di parere contrario Rossano Ercolini: “Perchè tutta questa fretta? Se i cittadini continuano a chiedere chiarezza, a voler sapere davvero come funzioneranno gli impianti e le ricadute sulla loro salute perchè non proseguire con le informazioni? Ricordo nel 2006 quando si dieva che o si faceva l’inceneritore o sarebbe stato un emergenza immediata: siamo nel 2015, dov’è quell’emergenza? Oggi le buone pratiche bussano alla porta non si può continuare a lasciarle fuori”.

Si è parlato molto degli effetti del consumo, i rifiuti appunto, ma non abbiamo avuto modo di affrontare il tema della riduzione dei consumi che porterebbe a una riduzione dei rifiuti stessi. Un primo sasso è stato lanciato, come Forum Cittadinanza Attiva siamo convinti che confrontarsi su tutte le tematiche che hanno a che fare con la gestione della nostra vita quotidiana sia un importante esercizio di democrazia e continueremo a proporvi incontri e momenti di confronto per sapere cosa ne pensate.